“Vorrei dire anche due parole anche ad un’ altra persona, che si è messa in mezzo in tutta qusta situazione, al quale darò un altro nome fittizio, lo chiamerò Chicca. Questa Chicca ha detto che probabilmente noi non siamo felici, non ci godiamo quello che abbiamo. Dal canto mio, personalmente.. probabilmente è proprio così. Io non sono mai felice, non sono mai contento, sto sempre male, ecco perchè continuo a scrivere delle canzoni decenti.”

Probabilmente è questo il passaggio più emblematico del discorso pubblicato da Salmo nel pomeriggio di oggi, un lungo discorso nel quale ha ribadito un concetto che già in molti, avevano (avevamo) sottolineato in questi giorni analizzando la controversa vicenda che aveva coinvolto Salmo, Rovazzi, Fedez, Marracash, Facchinetti e altri: E’ solo lo stupido gioco del rap, o del web.. o della musica, in ogni caso è un gioco, e ognuno gioca le sue carte come meglio crede.

Nella parte finale Salmo dedica un monologo che sottoscriviamo in tutto e per tutto su Rolling Stone, anche perchè – come sa bene chi ci segue da un po’ – in passato ci siamo più sbilanciati più volte in tal senso dicendo le stesse identiche cose: a Rolling Stone parlano di rap senza averlo mai ascoltato.